Venezia da Vivere presenta la mostra di Jacopo Ascari a Palazzo Venart. Arte e memoria urbana intrecciano quattro capitali italiane e l’artigianato veneziano, dialogando con Matteo Ward sul suo ultimo libro Fuorimoda!
Un’affascinante lettura di quattro città italiane in mostra a Palazzo Venart Luxury Hotel, dove Jacopo Ascari espone L’immagine della Città in occasione di Venice Fashion Week. L’anima di Venezia, Firenze, Milano e Roma emerge attraverso l’arte di Ascari, abbinata all’artigianato di artigiani veneziani con opere che raccontano l’essenza delle città come luogo di memoria urbana e di identità.
La mostra, voluta da Palazzo Venart e il Gruppo LDC Hotels & Resort, è stata curata e organizzata da Lorenzo Cinotti, co-fondatore di Venezia da Vivere, un progetto che indaga i legami tra moda, arte e sostenibilità nella Venezia di oggi, offrendo spazi di dialogo per nuove prospettive culturali.
La mostra L’immagine della Città sarà aperta al pubblico fino al 30 novembre, su appuntamento.
Quattro città, quattro identità
“Raccontare queste città – spiega Jacopo Ascari – significa far rivivere una storia densa di significato, dove ogni angolo custodisce un frammento di memoria collettiva.
Dal Canal Grande si accede a uno dei giardini più suggestivi, ornato da alberi secolari e immerso in una quiete che si affaccia direttamente sull’acqua. Palazzo Venart evoca gli elementi veneziani che amo particolarmente: il cortile interno di Palazzo Ducale, l’Arsenale e le stelle che costellano il cielo di Venezia. Ho sempre incluso le stelle nelle mie interpretazioni della città, come simbolo del fascino senza tempo della Serenissima. Questa mostra trae ispirazione dalla tradizione del “volo d’uccello” cinquecentesco, rappresentando gli elementi che definiscono Venezia oggi, come se si osservasse dall’alto.
È una selezione attenta, dove ogni scelta riflette l’essenza della città, mentre altre parti vengono volutamente lasciate in ombra.
Passando a Firenze, un’altra città che fa parte di questo viaggio, si ha accesso a Palazzo Portinari Salviati, una dimora storica vicino a Piazza della Signoria, conosciuta per la sua architettura monumentale e i magnifici interni decorati. Firenze appare come un altro “volo d’uccello,” e attraverso una cornice di oro e giallo, si rivela nello splendore dei dettagli e delle proporzioni rinascimentali. Gli architetti e gli artisti a cui mi sono ispirato sono molti, e ognuno di loro ha saputo catturare la grandezza culturale di Firenze in modo unico.
Spostandoci a Roma, vicino al Vaticano, troviamo un altro luogo significativo che sarà presto parte di una nuova grande opera. Questo cantiere si prepara a trasformarsi in una residenza prestigiosa, un progetto ambizioso che ho voluto rappresentare in toni intensi, come il rosso di Giorgione, per suggerire la vitalità e l’eredità artistica della capitale. È un simbolo dell’equilibrio tra l’antico e il nuovo, e racchiude l’idea di Roma come luogo dove storia e modernità convivono in armonia.
E poi Milano, una città in costante movimento e trasformazione, con architetture contemporanee come quelle di Porta Nuova, che guardano verso il futuro con dinamismo. La metropoli lombarda diventa un punto di riferimento per il design e l’innovazione architettonica, ispirandomi a scegliere forme e linee che riflettono il cambiamento continuo della città, soprattutto in vista dei prossimi eventi internazionali, come le Olimpiadi, che segneranno ulteriormente il suo paesaggio urbano.
L’artigianato come espressione di cultura urbana
“Lunardelli Venezia, Orsoni Venezia 1888 e Ramosalso interpretano l’artigianato veneziano con un rispetto autentico della tradizione, trasformando le opere di Ascari in una narrazione visiva e tattile che restituisce al pubblico la ricchezza culturale di Venezia.” Lorenzo Cinotti introduce i maestri veneziani che hanno contribuito alla narrazione complessiva della mostra.
Lunardelli Venezia, storica azienda familiare attiva del legno di design ha prodotto le cornici su misura per le opere di Ascari, interpretando le città come “camere con vista” in stile rinascimentale.
Orsoni Venezia 1888, antica fornace specializzata nei mosaici di smalto e foglia d’oro, ha impreziosito queste cornici riflettendo la tradizione musiva di Venezia in un dialogo visivo con le città rappresentate.
Ramosalso, atelier veneziano specializzato nel recupero di capi e riutilizzo di tessuti di alta qualità, con stoffe rigenerate ha confezionato le coperture protettive delle opere di Ascari, apportando alla mostra un elemento di upcycling.
L’immagine della città e l’impatto della moda: un talk sul Libro Fuorimoda! con Matteo Ward, Jacopo Ascari e Alessandra Vaccari
La mostra è un omaggio all’identità del patrimonio culturale e architettonico della città italiana, attraverso un linguaggio di memoria collettiva, in cui gli spazi fisici sono simboli condivisi che racchiudono ricordi, valori e identità comuni, stratificati nel tempo e nella storia.
“Oggi più che mai, il mercato esige trasparenza e attenzione alla sostenibilità, aspetti che influenzano il modo stesso di fare arte,” ha sottolineato Lorenzo Cinotti, illustrando l’obiettivo della mostra: raccontare le città italiane con un linguaggio estetico che rispetti la loro storia senza trascurare le responsabilità del presente.
Cinotti ha così introdotto un’ulteriore riflessione sull’importanza di una produzione responsabile e sostenibile, in sintonia con i valori che la mostra intende celebrare: per questo l’evento si è aperto con Matteo Ward, CEO di Wråd, membro di Fashion Revolution e autore del libro Fuorimoda! (De Agostini).
La presentazione del libro ha approfondito i temi di tracciabilità e sostenibilità nel settore tessile, mettendo in evidenza come, pur rappresentando un potente simbolo culturale, la moda è uno dei settori più inquinanti a livello ambientale e sociale, con fenomeni come l’oppressione delle maestranze e l’inquinamento delle risorse naturali.
Il talk, condotta dalla docente Alessandra Vaccari dell’Università IUAV, ha messo in luce come i problemi legati a spreco e inquinamento nel settore moda siano questioni attuali e globali, che richiedono una risposta concreta e completa lungo tutto il ciclo di produzione.
È importante avere un modello di filiera interamente tracciabile, affinché ogni fase del processo produttivo rispetti parametri etici e sostenibili: “Adottare strumenti di tracciabilità come la blockchain consente ai consumatori di conoscere l’intero percorso di ogni capo, garantendo inoltre condizioni di lavoro rispettose per tutti i collaboratori. La blockchain ci permette di creare una filiera trasparente e sicura, a prova delle sfide globali attuali”, ha spiegato Ward.
La mostra L’immagine della Città sarà aperta al pubblico fino al 30 novembre, su appuntamento.
Foto di Settimo Cannatella e Marta Formentello.
Venice Fashion Week è un progetto di Venezia da Vivere ed è parte dei Grandi Eventi del Comune di Venezia. Informazioni e aggiornamenti: www.venicefashionweek.com
Venice Fashion Week è un evento di cultura e moda creato nel 2013 da Venezia da Vivere, società veneziana che si occupa di comunicazione digitale, progetti per la città ed eventi.
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