20 atelier, 30 artigiani indipendenti, 15 eventi, 20 esposizioni in musei e gallerie e 21 giorni per scoprirli tutti: Homo Faber In Città è un intenso viaggio nell’universo dell’alto artigianato di Venezia.
Venezia Da Vivere è presente nella molteplicità di Homo Faber con tre appuntamenti:
l’edizione Spring di Venice Fashion Week, la settimana della moda a Venezia, che dal 23 al 26 marzo 2022 celebra la moda e l’artigianato di Venezia.
Dal 12 al 30 aprile Atelier Aperti è un percorso tra eventi e cocktail nelle botteghe e nei laboratori per incontrare gli artigiani al lavoro e conoscere di persona le menti e le mani creative di Venezia.
Dall’11 al 29 aprile, tra telai e macchinari Jacquard originali del Settecento, Venezia da Vivere e Tessitura Luigi Bevilacqua presentano A Dress for Venice, un progetto espositivo realizzato con Tiziano Guardini, l’eco-designer vincitore del primo Green Carpet Fashion Award che rappresenta la moda sostenibile in Italia.
Per preservare e sviluppare i preziosi saperi della tessitura, il millenario patrimonio di eccellenza artigianale di Venezia, e raccontare una storia di artigianato, sostenibilità e haute couture, la mostra presenta sei kimono e un abito creati da Guardini con i tessuti Bevilacqua e le illustrazioni dell’artista Luigi R. Ciuffreda, opere d’arte numerate, da indossare, portatrici di valore per il presente e per il futuro.
L’ingresso alla mostra è il martedì e mercoledì alle 15:30 e 16:30 (su prenotazione gratuita scrivendo a bevilacqua@luigi-bevilacqua.com o direttamente sul sito Homo Faber In Città).
Homo Faber e La Biennale
Per la 59. Esposizione Internazionale d’Arte, che inaugura nel pieno di Homo Faber (dal 23 aprile con pre-apertura 20, 21 e 22 aprile), due saranno le mostre d’arte contemporanea allestite a San Giorgio (dal 22 aprile al 24 luglio): la collettiva On Fire! a cura di Bruno Corà sul tema del fuoco, strumento di creazione artistica per i grandi artisti del Novecento quali Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani, e la personale dell’americano Kehinde Wiley a cura di Christophe Leribault.