Una sfilata presenta Green Fashion Lab, il primo laboratorio per studenti di moda sostenibile nel Veneto, creato da Confartigianato Imprese Padova con l’istituto tecnico superiore Cosmo e la mentorship di Tiziano Guardini.
Unire artigianalità e sostenibilità per una moda che guarda al futuro, grazie allo sguardo creativo delle nuove generazioni. È l’obiettivo del progetto Green Fashion Lab promosso da Confartigianato Imprese Padova con il patrocinio del Comune di Padova.
Martedì 5 luglio alle 18 nell’Agorà del Centro culturale San Gaetano a Padova, sfilano le capsule collection dei giovani studenti dell’istituto tecnico superiore Cosmo, che hanno frequentato il corso biennale di Fashion Coordinator.
Ad aprire l’evento, presentato dalla giornalista Micaela Faggiani, l’intervento di Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti, ideatori e curatori di Venice Fashion Week, la settimana della moda di Venezia. Di seguito la sfilata di moda dei giovani studenti dei gruppi NOIZE (Alessandro Sciacca, Chiara Capparotto, Eleonora Zorzi, Irene Tisato) e MUTATIO (Elena Bresolin, Giorgia Cassani, Priscilla Grasso, Giorgia Michelon).
Venice Fashion Week, evento di cultura e moda creato da Veneziadavivere, contribuisce al dibattito internazionale sulla moda sostenibile, sostiene i giovani talenti creativi, promuove designer e brand e si impegna a salvaguardare l’alto artigianato di Venezia e del Veneto con eventi, performance, sfilate di moda, conferenze e mostre.
Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti parleranno del ruolo della moda come veicolo potente per trasmettere messaggi importanti come la sostenibilità, e di come la comunicazione possa essere determinante per un settore come l’artigianato, che in questi anni ha visto grande interesse da parte dei mercati del lusso, e occasioni di visibilità e connessioni internazionali con eventi come Homo Faber.
“Il comparto moda ha sempre più bisogno di giovani creativi e innovativi” spiega Katia Pizzocaro, Presidente del Sistema Moda di Confartigianato Imprese Padova. “Li abbiamo voluti coinvolgere in un project work all’interno di un laboratorio di moda creativo, dove hanno potuto riutilizzare materiali di scarto o di recupero, in una logica di sostenibilità, con l’aiuto di imprese del territorio e di una sarta di grande esperienza come Beniamina Zecchin, presidente dei sarti e stilisti di Confartigianato Abbigliamento.”
Realizzato grazie al contributo di EBAV – Ente Bilaterale Artigianato Veneto, Green Fashion Lab è un nuovo linguaggio per connettere contemporaneo e artigianale, dove la moda è una visione del futuro e la sostenibilità è uno stile di vita.
Moda e modi sostenibili
Per il progetto Green Fashion Lab gli studenti e la scuola si sono avvalsi della competenza e del supporto di artigiani e importanti aziende del Veneto. Insieme si sono impegnati a seguire un percorso di formazione on the job sullo sviluppo completo, dal concept alla presentazione, di collezioni.
La prima fase di questo progetto ha visto come mentore l’eco-designer Tiziano Guardini. Gli studenti hanno appreso la sua filosofia imprenditoriale e creativa fondate sul rispetto per l’ambiente e sul recupero di materiali out of stock e il riuso di materiali naturali, per giungere alla creazione di una collezione moda sostenibile.
Durante l’anno gli studenti, divisi in due gruppi, hanno messo le basi per una nuova formula di “fare moda” in equilibrio con la natura e in linea con l’urgenza ambientale: più consapevole e con l’impegno di tendere, con nuove tecniche e materiali, all’impatto zero: zero emissioni di Co2 e zero rifiuti.
“Sensibilizzare e informare le generazioni precedenti alla Gen Z riguardo i valori cardine che la caratterizzano la nostra ricerca, basata su quattro temi fondamentali: la digitalizzazione, la salute mentale, l’inclusione e la sostenibilità, rappresentati attraverso metafore con fodere, tagli, accessori, colori e forme. NOIZE è un gioco di parole tra “noise” e “Z”, la generazione dei nativi digitali nati tra il 1997 e il 2012.”
“Il nostro concetto entra nella vita di un adolescente Gen Z che si trova alle prese con i social, l’estetica, la superficialità. Con la collezione MUTATIO vogliamo raccontare una generazione che si è trovata inconsapevolmente in un’era che ha cambiato il flusso del mondo: l’era digitale.
Quello che c’era viene rappresentato dal più classico tessuto che negli anni non ha mai perso la sua fama, Il DENIM, che viene contaminato da quello che è un “tessuto” che stravolge le regole, un tessuto che non può essere creato da un telaio: il PVC.”
Molta attesa, dunque, per martedì 5 luglio, quando vedremo sfilare due collezioni sostenibili realizzate con materiali tessili di recupero e con l’aiuto e la supervisione dei maestri artigiani della moda del territorio: un esempio virtuoso nel Veneto che sceglie di investire in un modello di formazione e di filiera sostenibile.
Green Fashion Lab
5 luglio ore 18
Sala Agorà, Centro San Gaetano, via Altinate, 71 Padova
Sfilata delle collezioni Noize e Mutatio realizzate dall’Istituto ITS Cosmo di Padova
Il progetto “Green Fashion Lab” è realizzato grazie al contributo di Ebav, l’ente bilaterale per l’artigianato veneto.
L’ingresso è gratuito. Per partecipare, è richiesta l’iscrizione sul sito www.confartigianatoimpresepadova.it.
Le foto sono di Settimo Cannatella, Rossana Viola e di Confartigianato Imprese Padova.