Il 24 Giugno, in un incontro moderato da Stefano Micelli, Lorenzo Cinotti e Laura Scarpa, la rete Alto Artigianato Venezia si presenta al pubblico per raccontare come queste imprese hanno utilizzato il periodo della pandemia per innovare e creare. Un’indagine utile per tutte le realtà produttive che si trovano oggi ad operare in uno scenario nuovo.
La serata è stata anche l’occasione per scoprire le ultime creazioni, vedere gli artigiani al lavoro e le antiche tradizioni che hanno contribuito alla storia dell’artigianato in città:
La Tessitura Luigi Bevilacqua, con oltre cinque secoli di storia, realizza tessuti preziosi con telai del ‘700 e dell’800 ambiti dal mondo internazionale della moda, del design e della cultura;
Lunardelli Venezia crea oggetti in legno rifiniti a mano, unendoli al vetro soffiato, all’acciaio e ad altri materiali, grazie alla collaborazione con architetti e designer;
Atelier Martina Vidal realizza il merletto di Burano da quattro generazioni, inserendolo in linee di abbigliamento e interior design;
Orsoni Venezia 1888, l’ultima fornace a me Venezia, un’azienda che crea tessere di mosaico in vetro colorato o ricoperte di foglia d’oro, i cui mosaici sono parte della Sagrada Familia a Barcellona e della Basilica di Piazza San Marco a Venezia.
La serata ha avuto la partnership dei vini Bellussi.